Il ferro come "scarpa"...
L'invenzione del ferro di cavallo viene fatta risalire al Medio Evo, e andrebbe attribuita ai popoli nord-europei. Prima di allora, non vi è traccia della ferratura né nell'iconografia, né nei documenti scrittiIn particolare, le fonti classiche riguardanti l'equitazione non solo non fanno menzione dell'esistenza di "ferri", ma non citano neanche, come problema, alcune malattie molto comuni nel cavallo ferrato. Il consiglio di Senofonte di predisporre un'area di acciottolato nel paddock dei cavalli, in modo da rinforzare i loro zoccoli, è perfettamente in linea con le più attuali indicazioni sulla gestione del cavallo scalzo, ma non ha alcun significato se applicata al cavallo ferrato.
Si ritiene che la ferratura si sia diffusa come rimedio alle gravi patologie dello zoccolo, causate dal confinamento e dall'immobilità dei cavalli da guerra nelle stalle dei castelli medioevali(cio' creava la "putrefazione" dello zoccolo che a contatto costante con l'ammoniaca derivata dalla presenza degli escrementi indeboliva lo zoccolo). Inoltre, l'uso del cavallo ferrato aumentava notevolmente la sua forza d'impatto sulla fanteria nemica. In seguito, la ferratura si è diffusa lentamente anche al di fuori dell'uso bellico, fino a diventare, da alcuni secoli, pressoché generalizzata.
Il ritrovamento di ferri di cavallo all'interno dei resti di una villa romana vicino a Neupotz, in Germania, datati all'anno 294 a.C, pur essendo un reperto isolato, pone qualche dubbio sul momento della prima ideazione dei ferri.
Si ritiene che la ferratura si sia diffusa come rimedio alle gravi patologie dello zoccolo, causate dal confinamento e dall'immobilità dei cavalli da guerra nelle stalle dei castelli medioevali(cio' creava la "putrefazione" dello zoccolo che a contatto costante con l'ammoniaca derivata dalla presenza degli escrementi indeboliva lo zoccolo). Inoltre, l'uso del cavallo ferrato aumentava notevolmente la sua forza d'impatto sulla fanteria nemica. In seguito, la ferratura si è diffusa lentamente anche al di fuori dell'uso bellico, fino a diventare, da alcuni secoli, pressoché generalizzata.
Il ritrovamento di ferri di cavallo all'interno dei resti di una villa romana vicino a Neupotz, in Germania, datati all'anno 294 a.C, pur essendo un reperto isolato, pone qualche dubbio sul momento della prima ideazione dei ferri.
...e come portafortuna
Ci sono tante ipotesi sull'origine di questo talismano: la forma a mezzaluna, simbolo della dea Iside; il ferro, metallo con il quale viene prodotto; un'origine militare (nell'esercito romano le truppe marciavano a piedi e solo gli ufficiali andavano a cavallo; la perdita di un ferro da zoccolo causava una sosta, e quindi riposo, per le truppe. Rubare o trovare ferri di cavallo era così diventato un gioco tra i soldati: chi ne trovava di più era il vincitore, e quindi il più fortunato). Si teneva, e si tiene, appeso dietro la porta d'ingresso, come porta fortuna e rimedio contro la jella. Molti raccomandano di appenderlo con le punte rivolte verso l'alto: in caso contrario, la fortuna potrebbe scappare fuori!