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Cavalli portoghesi

giovedì 10 gennaio 2008

Cenni di anatomia...

II corpo del cavallo si divide anatomicamente in 4 parti principali che sono
1) testa: dalla punta del naso all'attaccatura con il collo;
2) collo: dall'attaccatura con la testa al garrese escluso;
3) tronco: ha come limite anteriore il petto, posteriore la natica, superiore la colonna vertebrale e inferiore lo sterno e i muscoli addominali;
4) arti: presi due a due formano sei bipedi: anteriore, posteriore, laterale destro e sinistro, obliquo destro e sinistro (il bipede obliquo prende il nome dall'arto anteriore).

La testa deve essere ben proporzionata al resto del corpo e ben attaccata al collo formando con esso un angolo di circa 90°. Un angolo maggiore di 90° da luogo alla cosiddetta testa al vento mentre un angolo di attacco minore di 90° dà l'aspetto di testa incappucciata.Il collo, anch'esso ben equilibrato col resto del corpo, deve essere ben muscolato, con i gruppi muscolari superiori più sviluppati degli inferiori. Il collo (o incollatura) funge da bilanciere durante il movimento, mantenendo il baricentro pressoché invariato. Per questo é importante che non ci siano difetti di curvatura dell'asse del collo come il cosiddetto "collo di cigno" con accentuazione della curvatura verso il basso, o come il "collo di cervo" esageratamente curvato verso l'alto. In alcune razze il primo aspetto é considerato un pregio (purosangue arabo).Il tronco si suddivide in regioni anatomiche le principali delle quali sono la reg. del garrese, la reg. dorsale, la reg. lombare, la reg. sacrale o groppa, la regione toracica e la reg. addominale. Un tronco ben conformato dovrebbe essere compreso in un quadrato, deve presentare un torace ampio e profondo, per una migliore capacità respiratoria, deve avere una linea dorsale rettilinea senza curvature verso l'alto (cifosi) o verso il basso (lordosi). Il tronco é legato agli arti anteriori per mezzo del cinto toracico e ai posteriori tramite il cinto pelvico. Il primo è costituito da strutture (scapole, costole, sterno e vertebre toraciche) che sono tenute insieme solo da muscoli i quali formano una sorta di amaca sulla quale é adagiato il tronco. Il secondo é formato dalle vertebre sacrali e dalle ossa dei bacino che sono collegate agli ari posteriori per mezzo delle articolazione dell'anca.La conformazione della spalla e della groppa sono molto importanti nella valutazione morfofunzionale di un cavallo; una spalla dritta é associata con andature più rilevate come nei cavalli da tiro, mentre una spalla obliqua dà andature più radenti e veloci (purosangue inglese). L'angolatura della groppa assume la stessa importanza nella fase propulsiva.Gli arti del cavallo hanno la particolarità di possedere un solo dito ciascuno, il terzo, su cui poggia l'intera massa corporea; residui delle altre dita sono ancora riconoscibili in alcune strutture presenti nell'arto: abbiamo così la castagna (primo dito), i due ditini (secondo e quarto) e la barbetta (quinto). La valutazione morfologica degli arti viene effettuata mediante l'osservazione delle linee di appiombo o appiombi, linee verticali immaginarie perpendicolari al terreno, che dividono esattamente a metà l'arto. Si considerano per gli arti anteriori un appiombo frontale ed uno laterale e per i posteriori uno caudale e uno laterale. Gli arti sono le strutture anatomiche che provvedono alla stazione e alla propulsione dell'animale; in particolare gli arti anteriori sopportano circa il 65% della massa corporea mentre il treno posteriore da' la propulsione; ciò comporta che :
1. gli arti anteriori sorreggono ciascuno un peso di circa 160 Kg e questo spiega in parte la maggiore incidenza di patologie a carico del treno anteriore.
2. gli arti si dividono in regioni anatomiche alcune delle quali comuni ad anteriori e posteriori; le regioni proprie sono per gli anteriori la spalla, il braccio, il gomito, l'avambraccio, il carpo o ginocchio anteriore e per i posteriori la coscia, il ginocchio o grassella, la gamba, il tarso o garretto; le regioni comuni ai due treni sono lo stinco, il nodello, la pastoia, la corona e lo zoccolo.

Lo zoccolo, scatola cornea molto resistente, contiene la terza falange del dito che è legata ad esso grazie al cosiddetto apparecchio podofilloso, costituito da lamine che si intersecano con una serie di altre lamine provenienti dallo zoccolo (apparecchio cherafilloso) formando un vero e proprio ingranaggio...